Scrypta copyright, brevetti e contratti

Scrypta
6 min readFeb 11, 2019

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Nonostante i grandi progressi tecnologici, le persone fanno ancora affidamento su documenti cartacei convenzionali per certificazioni in materia legale, aziendale, artistica. La difficoltà nell'autenticazione persiste perché i problemi di sicurezza nelle nuove tecnologie scoraggiano l’adozione digitale, risultando un processo complicato in termini di verifica dei documenti. In effetti, il sistema in atto è così complicato che ritarda transazioni commerciali e legali valide.

Con l’avvento di internet, le truffe, le contraffazioni, la pirateria e il plagio nel campo digitale della produzione artistica, dei brevetti e documenti, sono pratiche ancora più diffuse rispetto al passato. Basti pensare a come i servizi di condivisione di file peer-to-peer per file audio digitali o l’uso di fotografie sul web, non rispettino i diritti d’autore. Assieme a diverse lacune della legge, la condivisione non autorizzata di file e l’uso di contenuti protetti da copyright sono ad oggi un problema significativo.

Per quanto concerne i brevetti, vi sono diversi ostacoli all’applicazione legale comprese le questioni relative alla sicurezza dei dati e alle preoccupazioni sulla privacy. Inoltre, una volta che il brevetto viene rilasciato, l’acquirente deve registrarne la proprietà presso l’ufficio brevetti competente, ma i dettagli esatti della documentazione richiesta e le scadenze per farlo variano enormemente da un paese all'altro. La registrazione del trasferimento di brevetti provenienti da diversi paesi può quindi essere un’attività dispendiosa in termini di tempo e denaro.

Non solo. Ci sono regole severe su chi può richiedere un nuovo brevetto. Ad esempio, quando si richiede un brevetto, l’invenzione deve mostrare un elemento di novità. La presentazione di un brevetto richiede una descrizione dettagliata dell’invenzione per impedire la replica del progetto da parte di una terza persona.

Alla luce di queste criticità, come possiamo creare una prova che una risorsa digitale (brano musicale, contratto commerciale o documento legale) sia stata certificata (firmata) da un’organizzazione autorizzata o da un’istituzione governativa e in secondo luogo, come può chiunque in tutto il mondo verificare l’autenticità di un particolare asset digitale senza dover fare affidamento su una terza parte o un intermediario?

Fortunatamente, la blockchain può essere una soluzione per molti dei problemi già evidenziati. E’ un libro mastro open source accessibile a tutti. Può fungere da deposito di proprietà intellettuale a prova di manomissione. Oltre a mantenere l’invenzione al sicuro, la blockchain potrebbe anche essere utilizzata per tracciare la proprietà di queste risorse digitali utilizzando la crittografia a chiave pubblica. I brevetti possono anche essere memorizzati e trasmessi in modo sicuro. Oltre a fornire un controllo completo della proprietà intellettuale all’inventore, così facendo si garantisce anche che i dati non possano essere manipolati.

La tecnologia blockchain offre ovvie possibilità di protezione e registrazione delle proprietà intellettuali (IP) e come prova, sia in fase di registrazione che in tribunale. Promette anche un modo economico per accelerare tali processi.

In sintesi, i possibili casi d’uso includono la prova della creazione e autenticazione di provenienza; registrazione dei diritti di proprietà intellettuale; controllo e tracciamento della distribuzione di un IP (non) registrato; prova di genuino e/o primo utilizzo nel commercio; gestione dei diritti digitali (ad es. siti di musica online); stabilire e far rispettare gli accordi, le licenze o le reti di distribuzione esclusiva attraverso contratti intelligenti; e la trasmissione di pagamenti in tempo reale ai proprietari IP.

Scrypta e certificazione del dato

Grazie alla blockchain di Scrypta, è possibile l’inserimento di documenti come prove a sostegno durante diatribe legali che dimostrino inequivocabilmente la proprietà di un’opera o documento. Tre sono le caratteristiche che rendono Scrypta particolarmente rilevante per il sistema di certificazione: l’”hashing”, la “prova dell’esistenza”(Proof of Existence) e IPFS (Interplanetary File System). L’hashing è un processo attraverso il quale un documento viene trasformato in un codice di lunghezza fissa che viene definito con un’impronta digitale. Ogni hash è unico. Quanto alla “Proof of Existence”, essa dimostra che un determinato hash esisteva in un determinato momento. Dimostrarne l’esistenza significa fornire la prova che un determinato documento esisteva in un momento fissato, questo processo viene definito “timestamping”. Il sistema IPFS è un protocollo peer-to-peer in cui ogni nodo memorizza un insieme di file hash. Un client che desidera recuperare uno di questi file deve solo richiamare l’hash del file desiderato.

Proof of Existence

Proof of existence (PoE) è uno strumento utile quando si tratta di prove pubbliche e autenticità di qualsiasi documento.

Proof of Existence prende l’hash del dato e lo memorizza nella Blockchain. Poiché Blockchain immagazzina tutte le transazioni confermate e tutti gli hash sono univoci, una volta confermata la transazione, può essere nuovamente richiamata per dimostrare che esiste quel particolare documento.

Semplicemente attraverso un processo di registrazione e “timestamping” attendibile (un timestamp è una sequenza di caratteri o informazioni codificate che identificano quando si verifica un determinato evento, solitamente dando data e ora del giorno) nella blockchain, PoE consente a chiunque di archiviare in modo anonimo e sicuro una prova di esistenza online distribuita per qualsiasi documento.

Nella PoE tradizionale i documenti non sono archiviati nella blockchain: tutto ciò che è memorizzato è un “digest” crittografico del file, collegato al momento in cui il documento è stato inviato. La sicurezza quindi, è tutta a carico dell’utente con alte probabilità di perdita dei dati. Il sistema Scrypta invece implementa la tecnologia IPFS, un sistema di condivisione dati che può essere sfruttato per archiviare in modo più efficiente e permanente, e che permette di condividere file anche di grandi dimensioni.

Hashing

Per mezzo della funzione hash, che è un tipo di funzione matematica che trasforma i dati originali in un’impronta digitale chiamati appunto “hash”, un autore o altri proprietari di diritti possono ottenere un riassunto univoco delle loro opere protette da copyright. La funzione hash costituisce la base della sicurezza e dell’immutabilità della blockchain. Tale hash distinguerà un lavoro protetto da copyright da un altro. Se si fa una transazione di un lavoro protetto da copyright, un hash di tale lavoro è incluso nella transazione e una volta verificato in accordo con il protocollo blockchain, la transazione diventa timestamped e il contenuto della transazione viene codificato sulla blockchain. Di conseguenza, le informazioni sulla proprietà del copyright e le sue successive modifiche sono integrate in una blockchain e non possono essere contraffatte. Pertanto, i registri della proprietà di un’opera protetta da copyright potrebbero essere immutabilmente riflessi nel database blockchain e quindi facilmente verificabili da qualsiasi persona interessata.

Lo scopo principale di un’impronta digitale è quello di fungere da strumento di esclusione dalla responsabilità per gli intermediari, dalla politica di una particolare piattaforma online e della sua infrastruttura. Le condizioni di utilizzo possono essere modificate unilateralmente in qualsiasi momento. Questo è il prezzo inevitabile della centralizzazione. La Blockchain invece, offre una soluzione basata sul principio del decentramento: non vi è alcuna dipendenza da particolari provider e le condizioni d’uso possono essere incorporate nel codice, modifiche alle quali richiederebbe un consenso tra la maggioranza degli utenti.

InterPlanetary File System

L’ IPFS consente l’archiviazione distribuita di dati ed è immune da alterazione e falsificazione. I dati memorizzati sulla rete IPFS non possono essere modificati senza modificare l’identificatore di dati. In IPFS, l’identificatore è un hash crittografico. Si può pensare che sia simile a BitTorrent. È un modo decentralizzato di memorizzazione ma offre un maggiore controllo e fa riferimento ai file mediante hash, consentendo interazioni programmatiche molto più ricche.

Scrypta vuole essere una risorsa per tutti i processi che toccano il tema della proprietà intellettuale e delle certificazioni. Tutto questo è già molto più che una idea.

Scrypta ha sviluppato una piattaforma nuova, che oltre alle attività tradizionali prospetta nuovi casi d’uso che non sarebbero possibili senza blockchain.

Si può ben comprendere quanto potrà risultare cruciale l’utilizzo della tecnologia blockchain nel prossimo futuro, offrendo un sistema affidabile e trasparente e un’efficace azione di contrasto alle attività illegali ed un’adeguata forma di tutela dell’autenticità dei prodotti.

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